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Kore

The aim of the artists is to re-propose the performance in a participatory form by the citizenship, in Prato della Valle in Padua or in other Italian squares, in a silent and colorful invasion, in which there is the possibility to meet, stop and finally look at each other eye to eye.

“Red and blue symbolize masculine and feminine in the alchemical language – explains Antonio Irre – I conceived this performance to wish society that gender equality is an unstoppable attraction between opposites, capable of drawing new architectures and modifying civic space thanks to their movement.”

“Gender freedom is equality – relaunches Federica Tavian Ferrighi – when Antonio proposed me an action in Prato della Valle, I thought that the very architecture of the place had already given shape to this concept. Prato della Valle has the shape of a belly, a perfect oval, an eye turned towards the sky, towards the infinite regeneration of time and space through a center, the KORE, the pupil, receiver and generator of the gaze on the world, on the square, on the monument. KORE, that suspended black through which we all observe, are and identify ourselves. In the eyes of others the identification of being. The great eye of Padua.”

Antonio Irre is an artist, performer and cultural designer, specializing in site- and audience- specific practices. https://antonioirre.com

Federica Tavian Ferrighi, artist specialized in site-specific installations and interventions, lecturer. http://www.federicatavianferrighi.com

Thanks to Pier Paolo Zoli for aerial filming, Maddalena Quaggia for video editing, ENAC and the City of Padua.

La Città che verrà

“La città che verrà”, é una CALL che ha coinvolto diversi artisti per progettare e coinvolgere, nello specifico il quartiere Arcella di Padova, in performance di site specific.

Il progetto di Arte Pubblica e Arte Relazionale curato da Antonio Irre Catalano per il Tavolo Cultura di Padova capitale europea del volon-
tariato 2020, in collaborazione con Solidaria, MetaArte, AULÓ Teatro, Le Mille e Una Arcella, e con il supporto di Unione Buddista Italiana, nell’ambito del percorso di rielaborazione “Ripensiamo insieme l’Italia”.

Due CALL DI SELEZIONE strettamente legate: una dedicata al seminario di formazione teorico-pratico con la curatrice Silvia Petronici, l’altra dedicata a X.FORMA, il successivo laboratorio di ricerca e produzione artistica a cura di Silvia Petronici e Aulò teatro.

 

La mia proposta.

Per X.FORMA, ed in questo luogo specifico, lo sguardo è il tema portante del progetto che propongo: scaturisce dai luoghi come un messaggio imperativo e necessario.
GLI OCCHI, organi della visione, divengono il dispositivo DI OSSERVAZIONE verso il dentro e verso il fuori, verso l’alto e verso il basso e ne disegnano la mappa.

 

Centralpark: luogo performance, zona Arcella, Padova.

Performance Centralpark: due momenti della performance.

Parco installazioni artistiche, zona Arcella, Padova.

KORE’ E AS KORES

RESIDENZA ARTISTICA « MAPPA MONDO-GEOGRAFIA MADRE : Korè e as cores »,
2018, presso TerraUna,  Minas Gerais,  Brasile

Dutrante la mia permanenza alla residenza artistica all’ecovillaggio Terrauna in Minas Gerais Brasile, ho presentato il progetto “Mappa Mondo-Geografia Madre”.

È stata un esperienza, condivisa con il mio bambino e con altri artisti, di totale immersione nella foresta, vivendo e lavorando nella casetta-studio “Bejaflor”, in contatto diretto con l’acqua, il fuoco, il vento, le piante, la terra, e recuperando elementi naturali come cenere, licheni, fiori, foglie, radici, cortecce, ferro arrugginito ed utilizzandoli per sperimentare e tingere i tessuti sui quali avrei poi ricamato le mappe del dittico.

Dietro alla piccola scuola, sono state piantate le essenze tintoree che crescono in quel ecosistema. Al centro la pupilla, la Korè, una ciotola di inchiostro nero fatto di carbone vegetale. Durante la performance di presentazione dell’opera, il pubblico potè intingere un pennello nella “Korè” e scrivere una parola ispirata per ogni colore e per ogni pianta tintorea.

 

La composizione poética fu scritta sui dodici bambù segna posto all’esterno dell’iride.

“korè e as cores” (Korè ed i colori) è il simbolo di un possibile sguardo cosciente sul tema di una delle fonti più importanti dell’inquinamento delle acque del nostro pianeta dato dalle tinture chimiche tessili.